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Savina e Magda, due amiche della provincia di Trieste, raccontano la loro esperienza sul GABA.

Savina vive a Bagnoli della Rosandra (in sloveno Boljunec, la zona è bilingue), alle porte della Riserva Naturale di Val Rosandra, una meravigliosa valle che attira escursionisti locali, nazionali e stranieri. Magda invece, attualmente in visita dai famigliari nei dintorni di Trieste, vive però in Cile da più di vent anni, a San Pedro de Atacama, nel pieno deserto di Atacama, luogo turistico con intorno meraviglie come i geyser, salar, vulcani, paesaggi lunari.

Interessate a scoprire una parte d'Italia che non avevano mai visitato, decidono di intraprendere il percorso del grande Anello dei Borghi Ascolani.

'ci siamo organizzate a farlo in un paio di giorni'...dicono. 'Per questioni di tempo abbiamo deciso di fare solo 3 giorni. I ragazzi dell'Associazione Le Marche Experience, ci hanno consigliato di fare le ultime 3 tappe del percorso, e cioè la 5, 6 e la 7. Subito ci siamo messe a organizzare e a prenotare gli alloggi.

LUNEDI, 17 maggio: questo giorno abbiamo viaggiato in treno. Siamo arrivate ad Ascoli Piceno nel tardo pomeriggio e abbiamo pernottato da B & B La Scalinata di Leopardi, nel pieno centro di Ascoli Piceno.

MARTEDI, 18 maggio: con Le Marche Experience abbiamo prenotato il trasferimento da Ascoli Piceno a Forcella. Ci è venuto a prendere Attilio che ci ha spiegato anche molte cose interessanti sulla zona. Abbiamo fatto la sosta per vedere un ponte romano, poi Attilio ci ha lasciati sotto la località di Forcella, vicino alla chiesa di San Giovanni Battista. Da lì abbiamo cominciato con la visita alla meravigliosa cascata di Forcella, una decina di minuti fuori dal percorso.

Abbiamo quindi preso un sentiero in salita per arrivare, dopo un paio d'ore, in cima, passando per paesini di Venamartello e Cocoscia. I due borghi con case molto antiche e in parte danneggiate dal ultimo terremoto, sembravano disabitati. Durante questo primo percorso avevamo qualche difficoltà, ma ce lo aspettavamo perché i ragazzi di Le Marche Experience ci avevano avvisato che la segnaletica non era ancora finita di installare. La associazione ci ha gentilmente fornito anche le tracce di gps.

Da Cocoscia abbiamo preso il sentiero in discesa ben marcato che in poco più di 1 ora ci ha portato fino al fiume Tronto. Attraversandolo, abbiamo fatto la sosta nelle terme di Lu Vurghe, dove, visto la ora di pranzo, abbiamo fatto una sosta ben rinfrescante e rigenerante, immergendoci nelle vasche di acque termali.

Abbiamo poi ripreso il cammino, attraversando il paesino di Santa Maria, prendendo la strada Salaria. Arrivate in breve a Paggese, ci siamo dirette verso il Castel di Luco e in salita siamo arrivate a Valledacqua. Da questo paesino semiabitato si apre una vista suggestiva sul Monastero di Valledacqua, dove c'è anche l'albergo con lo stesso nome. Ancora pochi passi e siamo arrivate alla fine della tappa numero 5. L'albergo è immerso nel verde e nella tranquillità, uno riesce a capire perché hanno costruito lì il monastero. L'ottima cena inoltre ha reso la serata ancora piu piacevole, avvolta nella magia della natura che circonda il monastero. Il primo giorno e cosi finito nei migliori dei modi.

MERCOLEDI, 19 maggio: Dall'albergo Monastero di Valledacqua abbiamo preso il sentiero in salita che conduce a Monte Teglia e offre bellissimi panorami sulle montagne sopra Acquasanta Terme. Dopo una salita a tratti molto ripida siamo arrivate nel paesino di San Gregorio, che si trova ad una altitudine di 1000 metri e gode di un incredibile panorama di 360 gradi. Qui abbiamo trovato una splendida sorpresa. Una signora del posto, Tania, ci ha dato il benvenuto con un buonissimo caffè, preparato dalla mamma che abita a San Gregorio. Dopo questa piacevole sosta abbiamo preso un sentiero in discesa. Preoccupate dall' avvicinarsi delle nuvole e dalle previsioni non tanto buone per il pomeriggio, abbiamo allungato i passi riuscendo ad arrivare nel paesino di Talvacchia giusto in tempo. Ha già cominciato a piovere, quando abbiamo avvistato all'inizio del paese un lavatoio in disuso, dove ci siamo riparate dalla pioggia. La pioggia è durata poco, cosi abbiamo proseguito verso la località di Coperso. E siamo giunte alla meta di questo giorno, la fattoria della Cona, dove abbiamo pernottato. La proprietaria, simpaticissima e bravissima Silvia, ci ha anche offerto dell' ottimo vino prodotto da suo suocero.

GIOVEDI, 20 maggio: Al risveglio ci aspettava una colazione veramente buona e ricca di prodotti fatti in casa da Silvia stessa. Ci siamo incamminate e il sentiero andava in discesa. Verso la valle del Castellano. Dopo il ponte che attraversa il fiume Castellano abbiamo preso la salita che conduce a Castel Trosino. Dopo la visita della parte antica del paese abbiamo preso il sentiero che conduce verso l'alto, verso il rifugio Mario Paci e Colle San Marco. Quasi subito dopo la partenza siamo arrivate al sito archeologico dei Longobardi. Dopo un bel po' siamo arrivate al rifugio Mario Paci. Dopo la sosta pranzo abbiamo ripreso la nostra camminata, con qualche goccia di pioggia e con un po' di dubbi a un bivio.  Presto ci siamo orientate di nuovo e dopo il sentiero in costante discesa siamo arrivate ad Ascoli, visitando durante il percorso l'Eremo di San Marco e camminando in mezzo ai castagneti ed altre piante.

Stanche, ma soddisfatte, siamo giunte di nuovo al B & B la Scalinata di Leopardi.

VENERDI, 21 maggio: Ed eccoci di nuovo in treno di ritorno verso Trieste, portandoci con noi una esperienza veramente unica. Facendo questa camminata uno si rende conto della dimensione dello spazio. Questo ci ha fatto riflettere vedendo ad Ascoli un' insegna che la fattoria della Cona si trova 6,5 km lontano. Oggi i 6.5 km uno lo fa con la macchina in 10, forse 15 minuti, stando comodamente seduto. Noi però abbiamo impiegato il giorno intero. Quante cose si possono vedere, osservare, anche riflettere in pochi kilometri! A uno viene da pensare che i nostri nonni, bisnonni dovevano fare questi percorsi a piedi e il mondo una volta sembrava veramente molto più grande. Uno si rende conto della dimensione dello spazio. Un altra cosa importante è che questi percorsi di più giorni a piedi mettono alla prova le tue abilità, viene fuori il tuo carattere, però soprattutto la tua perserveranza. Ci sono momenti lieti e felici, altri momenti di dubbi e incertezze, Ma uno va avanti con speranza, o decide di fermarsi o di tornare indietro Cosi come avviene nella vita.'